vaccini
17 Dicembre 2025Nei giorno scorsi alcuni ex commissari della Fda hanno pubblicato un documento che chiede un chiarimento dopo affermazioni su presunti decessi pediatrici causati dal vaccino Covid

Dodici ex commissari della Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti hanno espresso “profonda preoccupazione” per le modifiche alla regolamentazione dei vaccini proposte dal responsabile scientifico dell’agenzia, Vinay Prasad. Le critiche arrivano dopo un’e-mail interna riportata da Reuters in cui Prasad sosteneva che i vaccini contro il COVID-19 avrebbero contribuito alla morte di almeno dieci bambini a causa di infiammazioni cardiache, senza però fornire dettagli sul metodo usato per arrivare a questa conclusione.
Nella stessa comunicazione, Prasad ha annunciato l’intenzione di introdurre nuovi criteri per l’approvazione dei vaccini, tra cui l’obbligo di dimostrare l’efficacia attraverso studi clinici randomizzati, anche per vaccini stagionali come quello antinfluenzale. Finora, era considerato sufficiente dimostrare la risposta immunitaria indotta dal vaccino.
Le affermazioni e le proposte sono state contestate in un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine e firmato dai dodici ex commissari, in carica sotto amministrazioni sia repubblicane che democratiche, tra cui Scott Gottlieb e Brett Giroir.
Secondo l’articolo, le nuove linee guida “stravolgerebbero la regolazione dei vaccini sulla base di un’interpretazione selettiva delle evidenze e con modalità in netto contrasto con gli standard che hanno garantito l’integrità scientifica dell’agenzia”. Gli ex commissari hanno inoltre criticato la mancanza di trasparenza: la nota di Prasad “non spiegherebbe i criteri e le analisi alla base della nuova valutazione retrospettiva, né giustifica una riscrittura completa delle regole sui vaccini”.
Prasad è stato nominato dal Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni critiche verso i vaccini. In passato Kennedy ha sostenuto la necessità di test con placebo per i vaccini, una pratica che molti esperti considerano eticamente inaccettabile.
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