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18 Dicembre 2023

Manovra 2024, ok da commissione Bilancio: approvati emendamenti del Governo

C’è il via libera della commissione Bilancio del Senato alla Manovra. Il provvedimento arriverà in aula per il dibattito alle 17.00 di mercoledì 20 dicembre, per un primo voto venerdì mattina

di Redazione Farmacista33


Manovra 2024, ok da commissione Bilancio: approvati emendamenti del Governo

C’è il via libera della commissione Bilancio del Senato alla Manovra: dopo la lunga seduta notturna, durante la quale si è concluso il voto sugli emendamenti, è tornata a riunirsi in mattinata e ha votato il mandato ai relatori a riferire in Aula. Il capogruppo di FI Maurizio Gasparri ha comunicato il calendario dell'Aula di Palazzo Madama: "Da mercoledì pomeriggio alle 17 c'è il dibattito sulla legge di bilancio, con una votazione prevista nella giornata di venerdì".  

La commissione Bilancio del Senato ha completato l'esame di tutti gli emendamenti alla Manovra 2024: ha proceduto alla votazione di quelli dell'opposizione, ha dato il via libera a quelli del Governo e successivamente a quelli dei relatori, oltreché agli emendamenti unitari delle forze di minoranza sui 40 milioni del 'tesoretto' da destinare al contrasto alla violenza di genere e sui 2 milioni da destinare allo screening delle malattie rare e dei tumori. La Commissione ha approvato i quattro emendamenti presentati dal Governo che riguardano le pensioni, comprese quelle dei medici, gli enti locali, i finanziamenti per le infrastrutture, tra cui quello per il Ponte sullo Stretto di Messina e la sicurezza, che include il trattamento previdenziale di forze armate, forze di polizia e vigili del fuoco.
“È stato un lavoro molto impegnativo, credo che alla fine il governo abbia portato a casa diversi risultati. Abbiamo cercato di ascoltare anche le ragioni dell'opposizione e non abbiamo compresso il dibattito. Alla fine di un percorso ordinato si è raggiunto, credo con beneficio di tutti. C'è stato spazio per tutti i gruppi parlamentari - ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, al termine del voto della commissione Bilancio. - C'è un impegno per chiudere venerdì mattina e vogliamo che questo impegno venga mantenuto. Dipende dalla conferenza dei capigruppo ma non penso che andremo in Aula questo pomeriggio, credo sia più immaginabile che si cominci martedì pomeriggio", ha aggiunto il ministro.

No tagli a pensioni di vecchiaia, restano per anticipate
Non ci saranno tagli alle pensioni di vecchiaia di medici, operatori sanitari, dipendenti degli enti locali, ufficiali giudiziari e insegnanti, mentre, ad esclusione del settore della sanità, vengono confermati i tagli a quelle anticipate. Nel settore della sanità, invece, la decurtazione diminuirà man mano che si ritarderà l'anticipo del pensionamento. Inoltre, i dirigenti medici e gli infermieri potranno rimanere al lavoro fino a 70 anni, su base volontaria. È quanto prevede la norma del governo in manovra che ha ottenuto il via libera in commissione Bilancio del Senato.
Le decurtazioni non si applicano "ai soggetti che maturano i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2023 e nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età o di servizio". L'accesso alla pensione anticipata "è consentito se risulta maturata un'anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi". Per quanto riguarda medici, infermieri, dipendenti enti locali, insegnanti d'asilo e ufficiali "il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se sono maturati entro il 31 dicembre 2024, 4 mesi se sono maturati entro il 31 dicembre 2025, 5 entro il 31 dicembre 2026, 7 mesi entro il 31 dicembre 2027 e 9 mesi entro il 31 dicembre 2028".
Per i medici e le altre categorie di dipendenti pubblici già citate, la riduzione del trattamento pensionistico è "ridotta in misura pari a un trentaseiesimo per ogni mese di posticipo dell'accesso al pensionamento rispetto alla prima decorrenza utile per gli iscritti alla cassa per la pensione dei sanitari e per quelli alla cassa per le pensioni dei dipendenti degli enti locali che cessano l'ultimo rapporto di lavoro da infermieri". Questo per assicurare "un efficace assolvimento dei compiti primari di tutela della salute e di garantire l'erogazione dei livelli assistenziali di assistenza".  

Confermati i costi per il ponte sullo stretto, parte delle risorse arriverà dal fondo Sviluppo e Coesione, viene costituito un fondo per forze armate, polizia e vigili del fuoco. Viene inoltre estesa la cumulabilità delle agevolazioni fiscali per interventi di risparmio energetico con i contributi regionali, già prevista per gli anni 2023 e 2024, anche per gli anni 2025 e 2026. Più tempo a circa 200 Comuni di tutta Italia per fissare le aliquote Imu, con un impatto anche sui contribuenti che, in alcuni casi, potrebbero dover pagare una nuova rata entro febbraio. Bocciata la proposta normativa che prevedeva la proroga di un mese dello smart working per i dipendenti pubblici fragili.  

TAG: MANOVRA FINANZIARIA, PENSIONI, LAVORO, GOVERNO, SANITA, MANOVRA

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