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22 Luglio 2024

Covid: in aumento casi, ricoveri e decessi. Vaccini, test e precauzioni gli strumenti per ridurre contagio

In 53 paesi tra Europa e Asia, aumentano i pazienti con sintomi respiratori positivi al test per il Covid-19, il numero di ricoveri e dei decessi è aumentato del 51% e del 32%. In Italia negli ambulatori medici ci sono da 1 a 3 casi al giorno, ma sono numeri fortemente sottostimati

di Simona Zazzetta


covid mascherina test tamponi

In 53 paesi tra Europa e Asia, la percentuale di pazienti con sintomi respiratori risultati positivi al test per il Covid-19 nei setting delle cure primarie è aumentata di 5 volte in due mesi, il numero di ricoveri e dei decessi è aumentato del 51% e del 32%. Dati che si confermano anche in Italia dove negli ambulatori medici ci sono da 1 a 3 casi al giorno ma con probabili sottostime poiché è stato notevolmente ridotto il sistema di rilevamento dei tamponi.
Non ci sono allarmismi, ma è necessario “proteggere la salute e il benessere attraverso consigli tempestivi a governi e cittadini”, quindi, vaccini, mascherine, lavaggio frequente delle mani, accesso a terapie antivirali. È il messaggio del direttore regionale di OMS Europa Hans Kluge a commento del grafico pubblicato sui social che mostra una ripida curva ascendente: “Il numero di ricoveri per Covid segnalati nelle ultime 4 settimane nella regione è aumentato del 51% rispetto alle 4 settimane precedenti. il numero di decessi per Covid segnalati nelle ultime 4 settimane nella nostra regione è superiore del 32% rispetto alle 4 settimane precedenti. Stiamo assistendo a un chiaro aumento nelle malattie e nei ricoveri per Covid in diversi Paesi membri dell'Oms Europa. Questi includono Albania, Cipro, Grecia, Irlanda, Malta, Spagna e Regno Unito. La maggior parte dei casi confermati di Covid-19 riguarda, senza sorpresa, persone di età superiore ai 65 anni". 

curva covid estate 2024Curva dei contagi covid estate 2024 Oms/Europe

Ridotto monitoraggio e co-circolazione di virus

Anche in Italia, come indicato da Walter Ricciardi, docente di Igiene all’Università Cattolica di Roma, ci sono “da 1 a 3 casi per medico al giorno, con una diffusione non monitorata dai numeri nazionali, poiché è stato notevolmente ridotto il sistema di rilevamento dei tamponi”. Quindi, i dati ministeriali sarebbero “fortemente sottostimati” come conferma anche Silvestro Scotti, segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg): “Non si fanno più tamponi e se nel conteggio si considerano i giovani e i paucisintomatici potremmo arrivare anche a 4 al giorno. C'è molto sommerso. Fortunatamente ormai le infezioni sono facilmente gestibili nella maggioranza dei casi. Le mascherine sono già previste perché la circolare del ministero, infatti, permette al medico di decidere se si entra con la protezione”. E aggiunge che in questo momento, “c’è una grande circolazione del virus, come è successo anche in estati precedenti seppure in maniera più anticipata” ma ci sono anche “molte sindromi da raffreddamento che, all'inizio, si tende a pensare possano essere legate all'aria condizionata. Nelle ultime settimane si suggerisce a quasi tutti i pazienti di fare un test Covid e molti di questi risultano positivi”.
I sintomi sono “febbre alta, mal di testa, dolori muscolari. Sintomi governabili ma molto difficili da gestire in pazienti anziani scompensati, dove l'idratazione, con questo caldo, diventa il problema principale”. Inoltre, con le temperature elevate “anche la forma virale, simil-influenzale in circolazione rappresenta un problema. Abbiamo anziani fragili con febbre a 40 e più. Pazienti difficili da gestire in termini di idratazione, per la presenza di sintomi intestinali, con vomito e diarrea, quindi perdita ulteriore di liquidi”.

Le indicazioni per ridurre il rischio di contagio

Il rialzo dei casi e delle complicazioni si sta verificando perché il numero delle vaccinazioni è crollato e perché l’efficacia della copertura vaccinale in chi si è già vaccinato in passato è ormai scemata drasticamente. Inoltre, il periodo di vacanza, favorisce maggiori occasioni di interazioni sociali. Kluge precisa che non intende fare allarmismo ma aggiunge che l’attenzione va aumentata, per il rischio di forme gravi, su “persone anziane, immunodepresse, con più patologie pre-esistenti, donne in gravidanza e personale sanitario che potrebbe essere facilmente esposto nei propri ambienti di lavoro”
Kluge ricorda le indicazioni per ridurre il rischio di contagio:

•        aggiornare il proprio stato vaccinale. Secondo le indicazioni dell’Oms, chi è particolarmente esposto al rischio di contagio dovrebbe inocularsi ogni anno. Le tempistiche andrebbero dimezzate, da 12 a 6 mesi, in caso di soggetti ad altissimo rischio, ovvero anziani e persone immunodepresse

•        garantire un rapido accesso al trattamento antivirale per le persone ad alto rischio;

•        adottare precauzioni sensate, tra cui indossare la mascherina, per le persone particolarmente vulnerabili in spazi chiusi affollati;

•        stare lontani dagli altri se si è affetti da Covid o si sospetta di esserlo;

•        adottare precauzioni se si deve interagire con persone che hanno o si sospetta abbiano contratto il Covid;

•        lavarsi regolarmente le mani.

“Sars-CoV-2 sta ancora causando infezioni, ricoveri e decessi. La pandemia ci ha mostrato quanto sia fondamentale una sorveglianza robusta per tracciare i patogeni. Continuiamo a sollecitare i nostri 53 Stati membri a restare vigili e rafforzare il monitoraggio e la segnalazione”. E chiude il suo messaggio con un invito: “Se avete sintomi come febbre, tosse, affaticamento e mancanza di respiro potreste avere Covid”.

TAG: COVID-19, MASCHERINE, TAMPONI RAPIDI, VACCINO ANTI-COVID-19, TEST COVID-19

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