Accesso farmaci, da Efpia proposte su prezzi calmierati e rimborsi
L'industria farmaceutica dell'UE si impegna a presentare domande per calmierare prezzi ed effettuare eventuali rimborsi entro due anni dall'autorizzazione
L'industria farmaceutica dell'UE si impegna a presentare domande per calmierare prezzi ed effettuare eventuali rimborsi entro due anni dall'autorizzazione all'immissione in commercio dei medicinali. Questa, in sintesi, la proposta annunciata dalla Federazione Europea delle Industrie e Associazioni farmaceutiche (Efpia) per affrontare le disuguaglianze nell'accesso ai farmaci in Europa.
Sito web per monitorare tempi e elaborazione delle domande
Per far fronte a questo impegno è stato istituito un portale europeo in cui i titolari delle autorizzazioni all'immissioni al commercio potranno fornire informazioni sui tempi e l'elaborazione delle domande in tutti gli Stati membri dell'UE. In questo modo verranno tracciati e catalogati i motivi dei ritardi in determinati mercati, compreso la mancata immissione in alcuni Paesi nel commercio di alcuni farmaci. Il portale sarà gestito in totale trasparenza, anche se l'inserimento delle informazioni rimarrà su base volontaria.
Nathalie Moll, direttore generale di EFPIA, ha dichiarato che "sarà molto importante essere in grado di monitorare i progressi. Infatti, il portale non solo mostrerà le richieste di rimborso del prezzo, ma rivelerà le criticità in modo da poterle affrontare per trovare soluzioni". Un primo rapporto pubblico sull'andamento del progetto è stato fissato per aprile 2023.
Avviare discussione all'interno dell'UE
Per rendere realmente operativo il piano, Moll ha però anche evidenziato l'esigenza di una discussione corale fra gli Stati membri, perché non basterà solo una piattaforma e dati condivisi e trasparenti per attuare questa azione. L'importante, secondo Efpia, è avere dato il via alla discussione all'interno dell'UE: indicando le criticità si inizierà a discutere al fine di creare un sistema più equo di accesso ai farmaci per tutta la popolazione dell'Unione. Già nel 2020 la Commissione Europea ha adottato una strategia farmaceutica per garantire l'accesso ai farmaci a prezzi calmierati. Come parte di questo progetto l'esecutivo dell'UE presenterà una revisione della legislazione farmaceutica entro la fine del 2022. Ad oggi le disuguaglianze di accesso ai medicinali ha origini diverse, causate dalle diverse politiche dei singoli Stati membri e dai diversi funzionamenti dei servizi sanitari nazionali. In una recente analisi di Efpia si è rilevato che le criticità si possono attribuire a fattori quali la velocità del processo di regolamentazione, l'accessibilità dei farmaci prima dell'immissione al commercio, il processo prezzo/rimborso, le tempistiche e l'aderenza ai trattamenti. Inoltre, esistono anche differenze nell'accesso ai farmaci innovativi: meno del 30% dei prodotti approvati è risultato disponibile nell'Europa orientale. La media per la UE si attesta al 46%. Efpia ha voluto sottolineare che il progetto non abbraccia tutti i produttori e che la Federazione sta invitando anche tutte le associazioni di categoria mancanti per spingere ancora di più questo nuovo progetto.
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A cura di Redazione Farmacista33
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