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18 Dicembre 2023 Da Ministero della Salute arriva una nuova circolare con le indicazioni sulla gestione dei test rapidi per le infezioni respiratori. Anche l’Europa ha diffuso raccomandazioni uso mascherina in luoghi affollati

La circolazione dei virus respiratori - tra cui Covid-19, influenza e virus sinciziale – così come di altri agenti patogeni, è in aumento e ad alzare il livello di guardia è soprattutto l’avvicinarsi delle festività natalizie. L’accesso all’assistenza primaria risulta in crescita un po’ in tutta Europa e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) viene raccomandata una maggiore attenzione alle attività di monitoraggio e sensibilizzazione sulle misure di prevenzione. Intanto, dal Ministero della Salute, è uscita una nuova circolare con alcune indicazioni.
Covid-19, Rsv, influenza: la situazione epidemiologica e le attese per i picchi
A livello globale, secondo l’ultimo aggiornamento dell’Ecdc, a essere dominate è ancora il Covid-19, ma influenza e virus respiratorio sinciziale risultano in progressivo aumento. Il picco per questi ultimi patogeni, tuttavia, è previsto più avanti, soprattutto in relazione al fatto che, rispetto all’anno scorso, la circolazione ha iniziato a intensificarsi più tardi, forse a causa del clima. In questo momento, viene rilevato, “la malattia grave correlata al Covid-19 sta colpendo principalmente le persone di età pari o superiore a 65 anni, mentre l’aumento dell’attività dell’RSV ha comportato un aumento dei ricoveri ospedalieri, in particolare tra i bambini piccoli. Sebbene attualmente bassa, si prevede che l’attività influenzale aumenterà ulteriormente durante i mesi invernali”. Quest’anno sale l’attenzione anche verso un altro agente patogeno, che causa sempre sintomi respiratori, il Mycoplasma pneumoniae. Nello specifico, per quest’ultimo, dall’Ecdc viene sottolineata “l’importanza di monitorare l’insorgenza di forme di malattia atipiche e/o gravi o prove di resistenza agli antibiotici”.
Le raccomandazioni: intensificare test rapidi e uso mascherina in luoghi affollati
A essere osservato, poi, è che, a livello globale, l’accesso all’assistenza primaria risulta in crescita e, alla luce di questo quadro, dall’Ecdc parte l’appello agli Stati Ue per intensificare le attività di monitoraggio e alzare la guardia sulle misure di prevenzione. Attenzione viene rivolta alla campagna vaccinale, che, in particolare verso i fragili e gli anziani, va potenziata, ma occorre agire anche sulla capacità dei reparti di emergenza-urgenza e di terapia intensiva, in termini soprattutto di personale e posti letto. La raccomandazione è, poi, quella di aumentare il ricorso ai test rapidi per i casi sospetti, anche per favorire la diagnosi tempestiva e quella differenziale, nonché un’appropriata gestione dei casi. La necessità è infatti anche quella di sensibilizzare verso le misure di prevenzione e di precauzione individuale in caso di sintomi anche per contrastare la diffusione. A essere incoraggiato è l'uso di mascherine in spazi pubblici affollati e in presenza di persone ad alto rischio di malattie gravi.
Arriva la nuova circolare del Ministero della Salute
Per quanto riguarda il nostro Paese, alcune indicazioni arrivano dal Ministero della Salute, in una circolare: “considerato l’attuale andamento clinico-epidemiologico dell’infezione da SARS-CoV-2, si ritiene indispensabile che le strutture sanitarie attivino e potenzino percorsi sempre più ampi di sorveglianza epidemiologica con la ricerca di tutti i microorganismi”. In particolare, “per le persone che presentano sintomi con quadro clinico compatibile con COVID- 19 è indicata l’effettuazione di test diagnostici per SARS-CoV-2, virus influenzali, Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), Rhinovirus, virus Parainfluenzali, Adenovirus, Metapneumovirus, Bocavirus e altri Coronavirus umani diversi dal SARS-CoV-2”. Inoltre a essere ribadita è l’importanza di “rafforzare il sistema di sorveglianza RespiVirNet, soprattutto nelle Regioni che non hanno raggiunto la copertura della popolazione prevista la scorsa stagione”, nonché di “attivare la sorveglianza virologica nelle Regioni in cui non è ancora presente e che venga implementata nelle Regioni in cui è presente”.
Le misure di prevenzione: indicazioni dalle società scientifiche e di pediatria
Nel frattempo, anche le società scientifiche si sono mobilitate per favorire la diffusione di misure di precauzione e prevenzione e incentivare il ricorso alla vaccinazione: «I sintomi generalmente lievi e prevalentemente a carico delle alte vie respiratorie - rinite, tosse stizzosa, faringite, laringite, febbricola - che caratterizzano la maggior parte dei soggetti colpiti dalle ultime subvarianti di Omicron attualmente in circolazione mantengono alta l’allerta nel caso dei soggetti più fragili» fanno sapere SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie) e SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali. «Siamo comunque ancora nei tempi per somministrare le dosi booster del vaccino anti-COVID disponibile nelle preparazioni aggiornate (Omicron XBB. 1,5), soprattutto utile come rinforzo delle difese immunitarie per i soggetti con particolari cronicità e comorbosità a rischio elevato di ricovero, anziani e comunque ultra 60enni».
A ogni modo, «di fronte a un qualunque soggetto che presenti una sospetta malattia di COVID-19, conviene sempre utilizzare le misure basilari di prevenzione della diffusione (mascherine, distanziamento, lavaggio mani), accertare l’infezione con tampone e rivolgersi quanto prima al medico curante, che potrà inquadrare da subito il paziente, in base alla eventuale presenza di fattori di rischio».
In presenza di infezioni virali «è da evitare l’uso improprio di antibiotici, cortisonici ed ossigeno in assenza di chiare necessità cliniche»; bene invece «l’utilizzo di paracetamolo per contrastare febbre, cefalea, artro-mialgie; i FANS (ketoprofene sale di lisina, ibuprofene a basse dosi, morniflumato); particolarmente utili anche in forma topica (colluttori) se le manifestazioni flogistiche del faringe sono importanti; antitussigeni in caso di tosse stizzosa e frequente, lavaggi nasali ripetuti anche con sola acqua fisiologica». Fondamentale «il monitoraggio a distanza del paziente infetto, avvalendosi di saturimetro e scale di valutazione dei sintomi più importanti (dispnea, affanno)». Nei soggetti «ad alto rischio, inclusi gli immunodepressi, soprattutto se con vaccinazione non effettuata o non aggiornata con ultimi richiami, l’avvio precoce alle terapie specifiche con antivirali a disposizione della Medicina Generale permette nella stragrande maggioranza di casi di risolvere infezione e sintomi. Attenzione va prestata alle interazioni farmacologiche, presenza di gravidanza e insufficienza renale di grado importante».
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