Europa
13 Maggio 2024Nathalie Moll, direttore generale di EFPIA, ha pubblicato un articolo in cui evidenzia i rischi legati all'attuazione del nuovo Regolamento europeo sull'Health Technology Assessment (HTA)
Il nuovo Regolamento europeo sull'Health Technology Assessment (HTA), nonostante sia stato pensato con l'intento di ottimizzare il processo di valutazione dei farmaci, rischia di essere controproducente, complicando ulteriormente le procedure e ritardando l'accesso dei pazienti alle nuove terapie. È il pensiero espresso da Nathalie Moll, direttore generale di EFPIA, ha pubblicato pochi giorni fa un articolo sul sito dell'agenzia EURACTIV, in cui evidenzia i rischi legati all'attuazione del nuovo Regolamento
Irrisolto il conflitto tra Hta europea congiunta e Hta nazionali
L'HTA è un passaggio cruciale nel lungo percorso di sviluppo di un farmaco, che va dalla ricerca iniziale alle sperimentazioni cliniche fino alla verifica da parte delle autorità regolatorie per garantire la sicurezza e l'efficacia dei medicinali. L'ultimo step passa infatti dagli organismi HTA preposti alla valutazione, che determinano il valore dei nuovi prodotti e guidano le decisioni nazionali dei vari Stati sull'uso e la disponibilità dei medicinali. In Europa, il processo HTA si è rivelato problematico a causa delle diverse metodologie adottate nei vari Stati membri. Il Regolamento europeo sull'HTA è stato concepito per affrontare queste sfide, cercando di creare una struttura legale che permetta una valutazione clinica congiunta (JCA) a livello europeo, riducendo così le duplicazioni.
Tuttavia, l'attuazione di questo sistema rischia di aggravare ulteriormente la situazione, secondo Moll. Il conflitto tra l'HTA congiunta europea e quelle nazionali rimane irrisolto, poiché gli Stati membri cercano di adattare il nuovo sistema ai propri processi preesistenti, preservando lo status quo. Anziché una valutazione comune e semplificata – afferma il Direttore - sembra che si stia creando una matrice di parametri che sovraccarica il processo. Gli sviluppatori dovranno rispondere a un mix imprevedibile di dati e richieste, senza poter avere alcun elemento di prevedibilità su come verranno composti, al fine di poter comprendere le aspettative degli enti di valutazione o proporre soluzioni alternative. Questo approccio può mettere a dura prova le aziende, specialmente le piccole e medie imprese. L'efficacia del Regolamento europeo sull'HTA dipende dalla creazione di valutazioni cliniche congiunte che offrano valore aggiunto ai decisori nazionali. È necessario disporre di un tempo sufficiente per condurre analisi complete e finalizzare le documentazioni, bilanciando i carichi di lavoro tra le parti coinvolte. L'EFPIA, afferma il Direttore nella sua nota, è pronta a collaborare per migliorare il processo, affinché l'HTA europea non diventi una duplicazione delle valutazioni nazionali, ma un vero strumento di riforma. Ora è il momento di unire le forze per realizzare il potenziale di questa normativa a vantaggio dei pazienti.
https://www.euractiv.com/section/health-consumers/opinion/realising-the-potential-of-hta-reform/
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