gliflozine
04 Settembre 2025A oltre un mese dall’entrata in vigore dell'abolizione del piano terapeutico per le gliflozine, farmaci antidiabetici recentemente riclassificati in fascia A, i sistemi informatici della Sogei non risultano ancora aggiornati. I medici sono costretti a re-prescrivere su ricetta rossa
L’abolizione del piano terapeutico per le gliflozine, farmaci antidiabetici recentemente riclassificati in fascia A, senza un adeguamento dei sistemi informatici gestiti dalla Sogei, lascia le “novità introdotte dalla legge in un limbo informatico” nel “paradosso tipicamente italiano: invece di semplificare, abbiamo complicato”. È il messaggio espresso dal sindacato dei medici Snami.
In una nota il presidente nazionale del sindacato Angelo Testa ricorda che l’abolizione dei piani terapeutici per le gliflozine, “passo atteso da anni che avrebbe dovuto semplificare la vita ai medici di famiglia e garantire risposte più rapide ai pazienti” è stata accolta con favore, ma “più di un mese fa”.
Gliflozine in fascia A senza piano terapeutico soddisfa Mmg e pazienti
Testa segnala che “i sistemi informatici gestiti dalla SOGEI non si sono ancora adeguati lasciando le novità introdotte dalla legge in un limbo informatico. Il risultato? Un paradosso tipicamente italiano: invece di semplificare, abbiamo complicato. I medici di medicina generale sono costretti a re-prescrivere le gliflozine su ricetta rossa, con un aggravio burocratico che rallenta il lavoro e crea ulteriore disagio agli assistiti. Altro che semplificazione: è un passo indietro che dimostra quanto la nostra macchina digitale sia obsoleta e inadeguata”.
“Se un cambiamento così semplice non riesce ad essere recepito nei tempi giusti, come si può pensare che il nostro sistema sia pronto alle grandi sfide del DM 77 e del Fascicolo Sanitario Elettronico? La sanità italiana si conferma vecchia, lenta e incapace di governare l’innovazione, scaricando le proprie inefficienze sulle spalle dei cittadini più fragili. Noi chiediamo risposte concrete: basta con gli annunci che restano sulla carta, servono azioni rapide e sistemi moderni che mettano davvero al centro i bisogni di salute degli italiani”.
Testa conclude dicendo che ai tavoli Aifa, lo Snami ha chiesto “con forza non solo la cancellazione dei piani terapeutici, come questo relativo alla nota 100, ma anche l’abolizione definitiva delle note prescrittive, che da anni rappresentano un’inutile complicazione burocratica”.
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